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I FUNGHI

I FUNGHI

La Calabria è meta delle mie ricerche, ma spesso e volentieri sconfino nelle  regioni limitrofe, ovunque vi sia la presenza di funghi ed orchidee, ma  anche amici, con i quali condividere questa sana passione per la natura.
Oudemansiella mucida (Schrad.: Fr.) v. Hoehnel

Ombrellino viscido, xerula mucosa

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Lignicolo parassita e saprofita

Cappello da globoso ad emisferico, poi convesso, bianco candido, viscido glutinoso.

Lame  bianche  spaziate larghe, dalla  tipica forma ad "esse" intercalate da lamellule. Sporata bianca.

Gambo cilindrico,  pieno,  ingrossato alla base,  bianco e  scanalato  al  di sopra dell'anello, fibrilloso ocraceo al di sotto.

Anello membranoso infero, bianco.

Habitat comune  su  tronchi e rami di faggio  secchi o decadenti, ravviva i boschi tetri di fine autunno.

NOTE:  In  contrasto  con  il  suo aspetto  delicato  ed  appariscente,  oltre all'abbondante glutine che lo rende   viscido e scostoso, ha odore rafanoide ed è quindi sconsigliato l'uso alimentare. (n.d.a.)

Ramaria aurea (Schaeff.) Quelét

Ditola, manina, civita, fungo cavolfiore.

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Fungo a carpoforo ramificato, simile a formazione corallina

Corpo principale globoso, largo, bianco,  dà inizio a le ramificazioni principali che racchiudono la parte fertile fino alle estremità superiori.

Estremità superiori di colore giallo vivace o dorato formato da tante punte arrotondate, a lungo gialle, poi ocracee.

Carne consistente e compatta alla base, bianca candida, friabile alle estremità ramificate, odore fruttato fungino, sapore  dolciastro, con l'età viene inesorabilmente invasa dalle larve.

Habitat cresce abbondante sotto faggio meno frequente sotto altre latifoglie come quercia o castagno, rari ritrovamenti sotto Pino laricio

NOTE: Si presta al consumo gastronomico sia fresco che conservato, tra le Ramaria commestibili, alla pari di R. botrytis.

Boletus satanas Lenz

Porcino malefico, brisa di satana, satanasso.

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Cappello da emisferico a convesso, con cuticola vellutata, di colore bianco sporco fino a grigiastro, talvolta con qualche sfumatura rosa; il margine è involuto da giovane.  

Tuboli lunghi, arrotondati al gambo, gialli, poi verdastri, viranti all'azzurro al taglio; pori gialli poi rossi, piccoli e arrotondati, tipico alone giallo lungo il margine, evidente viraggio blu al tocco.

Gambo obeso, tozzo, piriforme rastremato e giallo in alto, rosso porpora al centro, giallo rossastro alla base, mostra un reticolo concolore imbluente al tocco.

Carne  molto consistente, soda e compatta, poi cedevole e molle, viraggio azzurro, lento e disomogeneo, sapore dolciastro, odore da nullo a nauseante.

Habitat  sotto latifoglie, predilige suolo calcareo eliofilo, dall'estate all'autunno.

Commestibilità: Tossico.

Sinonimi: Tubiporus satanas (Lenz) Maire

Somiglianze con Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallenb. che differisce per il viraggio isolato nel cappello.

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